di Costanza Miriano
Non so se sia teologicamente corretto, ma a me sembra che tra pregare e andare a messa ci sia la stessa differenza che c’è tra parlare al telefono con tuo marito e abbracciarlo e unirti a lui. Si può parlare con Dio, ma l’unione che ci permette la messa è il momento più alto, intimo, carnale. E ogni volta che provo a pensarci, capisco che la mia comprensione arriva solo fino a un certo punto. Spero che si sposti in avanti piano piano, ogni volta di più, ma non ne sono certissima. A volte indietreggia nella consapevolezza (quei giorni in cui la mente veleggia spensierata verso liste della spesa, persone da chiamare, lavori da consegnare), altre volte ho come dei lampi di verità.
Aspetto con trepidazione il 14 ottobre, sto chiedendo a Dio non che tutto vada bene da un punto di vista organizzativo (per quello c’è la mitica Monica e lo staff), ma che il Signore regali a tutti noi la possibilità di capire di quale grande, sconvolgente, immeritato amore ci inonda quando dà la vita per noi, cosa che riperpetua a ogni Messa. Tanti sacerdoti ci aiuteranno in questo, introducendoci al mistero. Voci e sensibilità diverse, una sola Verità. Pensiamo che sia un’occasione davvero unica, e vi raccomandiamo di provare a esserci di persona, perché non è la stessa cosa esserci o seguire da casa: saremo a pregare insieme sulla tomba del primo Papa, che ci conferma nella fede, che ci ricorda che fuori della Chiesa non c’è salvezza, che ci aiuta a essere in comunione tutti, nonostante i gusti, le simpatie, le tendenze e tutto quello che a volte sembra importante, ma che scompare di fronte a Cristo che muore e risorge.
E ora veniamo alle informazioni pratiche: grazie alla generosità di tanti benefattori stiamo aiutando tante persone a sostenere le spese del viaggio. Come sempre fa il Signore, più o meno quello che arriva ci viene chiesto, sia per i viaggi che per le spese vive, quindi se qualcuno vuole contribuire ancora, potremo aiutare qualcun altro a venire e a coprire le spese. E chi invece ha bisogno di aiuto ce lo chieda! Tutto sarà in forma anonima e il segreto morirà con noi (anche perché io a questo punto non mi ricordo manco come mi chiamo). Per chi vuole, c’è il conto, altrimenti passeremo col cestino, anche se meglio il conto perché vogliamo che tutto sia contabilizzato in modo trasparente e con il conto è sicuramente più facile. Quello che rimarrà andrà ai Cristiani perseguitati, e non al fondo borse con le frange (ogni anno la stessa battuta, ma si sa che sto invecchiando): Iban IT70C0303201400010000709065 intestato al monastero wifi.
Chi ha bisogno di parcheggiare dentro i cancelli di san Pietro per motivi di salute o handicap ci può scrivere, comunicheremo la targa alle guardie svizzere e alla gendarmeria. (Non vale la scusa di mio figlio quando non ha voglia di alzarsi dal divano: “la gamba”).
CHI SI E’ ISCRITTO, E’ ISCRITTO (e siamo più di 3.300)! Lo scrivo in stampatello per preservare dalla crisi di nervi le balde amiche che continuano a ricevere richiesta di chiarimenti. Praticamente l’iscrizione serve a noi per conteggiare e affittare il giusto numero di sedie, ma poi il materiale che viene pubblicato è accessibile a tutti. Chiunque vorrà potrà scaricare da questo link https://www.monasterowi-fi.it/5-capitolo-generale-monastero-wifi/
(dal sito ufficiale: www.monasterowi-fi.it):
programma, informazioni logistiche, badge da stampare e compilare (che serve ad avere un ingresso dedicato), libretto da stampare, mappa di San Pietro, indicazioni per il parcheggio
Se avete domande scriveteci, ma speriamo che sia tutto chiaro, e in Basilica ci sarà un ampio staff pronto a essere martoriato di domande, tipo dove sono i bagni, che comunque vengono segnalati nella mappa (io sono femmina e non leggo le mappe, però converso con la gente dello staff). La cosa più importante: NON si può mangiare in Basilica, ovviamente, però si può uscire e rientrare, con il badge.
Infine, cominciamo a dire che nella settimana dopo l’Epifania alcuni dei sacerdoti che partecipano o hanno partecipato agli incontri del Monastero wi-fi, a Roma e nel resto d’Italia, trascorreranno dei giorni di ritiro spirituale insieme, a Roma, per ricaricare le energie, stare in comunione fra di loro, in una compagnia di cercatori di Cristo che hanno il carico di altre anime oltre che della propria. L’incontro sarà aperto a tutti i sacerdoti che vorranno partecipare per tutta la durata degli esercizi o per qualche momento, compatibilmente con le esigenze della propria parrocchia. Potete scrivere anche per questo a monasterowifi@gmail.com .
CLICCA QUI per scaricare la locandina in pdf
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