Sono aperte le iscrizioni al TERZO CAPITOLO GENERALE DEL MONASTERO Wi-Fi

Sono aperte le iscrizioni al TERZO CAPITOLO GENERALE DEL MONASTERO Wi-Fi

di Costanza Miriano

Carissimi, ci siamo! Dopo un po’ di riflessioni e aggiustamenti siamo quasi al programma definitivo, ma in attesa di fissare alcune cose dichiariamo ufficialmente aperte le iscrizioni al Terzo capitolo generale del Monastero wi-fi, che si terrà a Roma nella Basilica di san Giovanni in Laterano il 2 ottobre 2021, dalle 10 (inizio della prima catechesi, quindi arrivate prima!) alle 17.

Siamo felicissimi di potervi invitare fisicamente, dopo tutte queste catechesi online, in un luogo dove potremo guardarci almeno negli occhi, dirci due parole dal vivo. Purtroppo ci hanno dato un limite di capienza, quindi vi preghiamo di iscrivervi quanto prima, e nel caso di cambi di programma vi chiediamo di comunicarci se siete impossibilitati a venire (sarò offesissima ma pazienza), in modo che non togliate inutilmente il posto a qualcuno che può venire.

Se supereremo il limite, boh, troveremo il modo, cambieremo posto, allargheremo la basilica, costruiremo un tendone, non so, Dio provvederà!

Il tema di questo capitolo generale sarà la preghiera, e ci aiuteranno riflettere su questo, in ordine rigorosamente alfabetico, padre Maurizio Botta, don Luigi Maria Epicoco, don Antonio Grappone, don Pierangelo Pedretti, don Fabio Rosini (che celebrerà la messa),  padre Serafino Tognetti e qualcun altro a cui stiamo lavorando.

Proveremo a capire cosa sia la preghiera (non è un monologo, non è meditazione, non è richiesta, almeno non solo), cosa dice la parola di Dio della preghiera (come cavolo si fa a pregare sempre, se bisogna almeno lavorare, leggere un libro, guidare, fare la spesa), quale combattimento ci è richiesto ogni volta che ci mettiamo a pregare (tentazioni, distrazioni, demoni…), come si fa la preghiera del cuore, quali sono i frutti della preghiera (se sei cintura nera di novena ma odi il 90% della gente forse qualcosa non sta funzionando), e infine avremo qualche dritta sull’adorazione (con prova pratica). Nel mezzo, la preghiera delle preghiere, la messa.

Per iscriversi cliccare su questo LINK , mentre la mail rimane valida SOLO per le donazioni per i bisognosi. Come sempre per venire non si deve pagare nulla, ovviamente, ma si può liberissimamente contribuire: continuiamo a confidare nella Provvidenza. Se sarà particolarmente generosa oltre a pagare le spese di viaggio dei relatori, l’affitto delle sedie e la pulizia, proveremo ad affittare un sistema di amplificazione in modo che tutti possano sentire perfettamente, e a organizzarci in modo da registrare le catechesi, per chi non riuscisse a venire, primi fra tutti i monaci che ci seguono dalle carceri. E se sarà ancora più generosa, quello che rimarrà andrà come sempre ai poveri.

Prenotate appena possibile anche i treni o gli aerei, e ricordate che i bambini purtroppo non potranno stare in chiesa (per non prendere i posti di chi vuole venire a pregare), ma ci organizzeremo con le baby sitter. Vi aggiorneremo più avanti con i dettagli, ma probabilmente converrà portarsi qualcosa da mangiare per non dover uscire e andare al bar, rischiando la fila al rientro (il bagno c’è).

Per tutti quelli che non conoscono il Monastero wi-fi e desiderano farne parte, un piccolo riassunto delle puntate precedenti: siamo delle persone che non appartengono a nessun movimento, o meglio fra di noi ce ne sono di diverse realtà ecclesiali, ma anche gente “sciolta” o diocesana o di base che dir si voglia. Nel gennaio del 2019 ci siamo riuniti per quella che doveva essere una riunione di preghiera e condivisone fra pochi amici, e che poi si è trasformata in una strana cosa che abbiamo chiamato Capitolo generale del Monastero wi-fi, grazie al genio creativo e organizzativo delle mie amiche: Monica Marini, Laura Daretti, Giuseppina Ardoino, Maria Teresa Silvestri, Marisa Lucarini, Raffaella Frullone, Federica Manzi e Iole con Marco Modugno (serviva un essere dotato di buon senso), e poi tutte le milanesi e i fiorentini e i bolognesi e tutti quelli che si sono uniti. Mano a mano che aumentavano gli iscritti ho pensato di riempire di qualche altro contenuto quella che doveva essere una semplice giornata con messa e rosario insieme, per cementare il nostro desiderio di vivere nel quotidiano come in un monastero, tenendo fede a dei pilastri di vita spirituale, che abbiamo identificato in ascolto della parola, preghiera, confessione, eucaristia e digiuno. Ho chiesto a diversi amici sacerdoti di venire a dare il loro contributo, soprattutto considerando che tante persone che non vivono a Roma non hanno sempre accesso a tanta varietà di ricchezza (sebbene ci siano tanti preti santi e strepitosi nascosti nella provincia). Dopo quel primo capitolo generale abbiamo pensato di proseguire, e di farne un secondo, sul tema specifico del primo dei cinque pilastri, la Parola di Dio, e invece che 2000 eravamo in 2200. Ci siamo lasciati con il desiderio e il compito di cominciare a leggere seriamente la Parola, un pezzetto al giorno (chi vuole arrivare coi compiti fatti potrebbe leggere tutto il Nuovo Testamento durante l’estate, ma noi prendiamo anche i ripetenti…).

Poi c’è stato il Covid, e questa strana comunità si è dimostrata una comunità vera: noi non avevamo un conto, perché l’unica regola che ho messo io, che sono solo l’organizzatrice e non il capo, era che non volevo avere un conto, perché so che quando arrivano i soldi arriva anche chi li maneggia, il diavolo. Quindi quando è cominciato il lockdown noi non avevamo un euro da parte (dati tutti al Cardinale Vicario di Roma che ci ha ospitati e che li ha dati alle famiglie), e ci è venuta l’idea di dare a chi poteva l’Iban delle famiglie in difficoltà. Beh, grazie al mostruoso lavoro di Monica che ci ha coordinati, siamo riusciti a distribuire un fiume di soldi (300mila euro?), salvando famiglie dagli sfratti, comprando macchine per permettere a qualcuno di accettare un lavoro, facendo la spesa, comprando computer per la dad, scarpe per ragazzini, sono girate vagonate di vestiti e passeggini, pagate bollette, rate del mutuo, dell’assicurazione, tutto solo mettendo in contatto chi poteva con chi aveva il conto in rosso (e la luce staccata, e l’affitto arretrato, e il frigo vuoto…). Credo che il Signore abbia confermato con questa sua opera di carità la nostra idea di fare comunità. Per chi continua a chiedermelo: no, non ci sono tesseramenti, basta il desiderio di essere dei nostri, e venire al capitolo generale, e se non si può, seguirci a distanza.

PER ISCRIVERSI

https://forms.gle/5KMhR7Tz4BsTcfW28

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