Monastero Wi-Fi: ringraziamenti e altre notizie

Monastero Wi-Fi: ringraziamenti e altre notizie

di Costanza Miriano

Carissimi, grazie per la generosa risposta all’appello che ho fatto ieri pomeriggio su Facebook: cercavo qualcuno che sbobinasse le catechesi del 19 gennaio, in modo da renderle disponibili anche a quelli che, come i carcerati, non possono avere accesso libero alla rete. Anche le mamme lavoratrici, se è per questo, si trovano meglio con un testo da stampare e tenere in borsa, ripiegato, da tirare fuori all’occorrenza (io trovo che la portata mistica della stanza da bagno sia ampiamente sottovalutata, per esempio). Grazie perché vi siete offerti in tanti.

Ho affidato l’incarico alle prime quattro che hanno risposto (non a caso le più rapide sono state tutte donne, si sa che noi siamo secchione), ma terrò presente tutta questa generosità perché in realtà ci sono tante altre cose che vorrei mettere a disposizione di tutti.

Stiamo pensando tanto a come proseguire questa avventura, abbiamo molte idee ma vorremmo farle depositare piano piano, e vagliarle nella preghiera. La frequenza del capitolo generale sarà annuale, questo è certo, ma ci stiamo chiedendo come aiutare nella preghiera quotidiana, nella continua ricerca di Dio tutti noi monaci isolati, in giro per l’Italia e per il mondo, soprattutto quelli che non hanno ancora comunità di riferimento.

Intanto quello che è certo è che è bene cominciare con un piccolo impegno quotidiano, ed essere fedeli a quello. Per esempio la Madonna a Medjugorje all’inizio chiedeva sette Pater Ave Gloria, che sembra poco, ma è prezioso se fatto tutti i giorni. Un mio amico invece aveva inventato il metodo dei tre minuti: ogni giorno tre minuti di Vangelo. Mettersi all’opera pensando di dover diventare esegeti in comode rate da sei ore al giorno sembra una fatica insormontabile, mentre tre minuti di Vangelo li possiamo trovare tutti. Eppure tre minuti dopo tre minuti il mio amico lo ha letto da cima a fondo più e più volte.

Ci siamo date ancora qualche giorno per discernere, ma, intanto, che dobbiamo pregare è certo: perché se la grazia ci previene, se è Dio che fa la nostra storia, se è Dio che ci salva, è anche vero che noi per permetterglielo dobbiamo dire il nostro sì, sia fatta la tua volontà. E l’unico modo per dirlo seriamente, con il cuore, è cambiare il cuore, con la preghiera.

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