La comunione di fede in questo strano tempo

La comunione di fede in questo strano tempo
di Costanza Miriano
Chi l’avrebbe mai detto che il wi-fi sarebbe diventato il mezzo per vivere la comunione di fede in questo strano tempo!
Adesso tutta la Chiesa sta vivendo in questo modo, un collegamento di cuori e anime via Spirito Santo, come sempre – la più forte copertura wireless – ma anche via telefono, social, mail whatsapp, video di ogni genere, perfino le messe in streaming e tutto quello che sapete. Sono ammirata dalla creatività con cui tanti generosi sacerdoti (non tutti, forse neppure la maggioranza, ma tantissimi!), stanno cercando di starci vicini.
Non so voi ma io sono quasi in overdose di stimoli spirituali, visto che ovunque mi giri arrivano suggerimenti e consigli, e segnalazioni di cose interessantissime.
Solo che oltre a tenere i miei spazi di preghiera, smartworkare, scrivere il mio libro di notte, preparare cibo per della gente giovane che mangia un sacco di volte al giorno, si mette un sacco di mutande e magliette, e lascia in giro un sacco di roba,cerco comunque di mantenere un decoro minimo (trucco e manutenzione) e di muovermi un po’ (anche visto che l’OMS ha detto che è un presidio medico). Insomma, il tempo non avanza proprio. Ecco, non vorrei aggiungermi con l’ennesimo consiglio non richiesto, però se vi interessa io ho deciso di seguire questi esercizi spirituali di cui vi allego le istruzioni  (QUI.per scaricare il pdf)
Andranno da oggi a venerdì, 6 appuntamenti. Io ci provo perché ogni volta che ho ascoltato don Alessio Geretti sono rimasta arricchita, direi ribaltata da tanta ricchezza.
Aggiungo una cosa che avrei voluto annunciare in pompa magna, anche con i nomi dei sacerdoti coinvolti e tutto, ma non sono riuscita ancora a contattare tutti, e a fare bene il programma, però mi pare che dirvelo ora sia un buon auspicio per tenere duro e guardare avanti in questo tempo di prova e di isolamento.
Se Dio vorrà, il prossimo Capitolo Generale del Monastero wi-fi si terrà a SAN GIOVANNI IN LATERANO IL 24 OTTOBRE!
Certo, dovremo essere certi che tutto sarà tornato alla normalità, e forse adesso non possiamo dirlo, però ci sembra bello mettercelo come obiettivo.
Il Cardinale De Donatis – prima che tutto questo si profilasse neppure lontanamente all’orizzonte, molto molto tempo fa – ci ha promesso che ci concederà la Basilica per quella data.
Se Dio vorrà potremo riabbracciarci e stropicciarci tutti in carne ed ossa.
Ne approfitto per dire che anche dopo il Capitolo del 19 ottobre, come dopo il primo, quello del 19 gennaio, abbiamo coperto tutte le spese e abbiamo avuto dei soldi in cassa, che abbiamo diviso in due: metà sono stati consegnati nelle mani del Cardinale De Donatis, il padrone di casa, metà ad Aiuto alla Chiesa che soffre, per aiutare i nostri fratelli perseguitati nel mondo a causa della fede.
Due ultimi pensieri: grazie  tutti i sacerdoti ma anche ai medici e agli infermieri che in nome di Cristo stanno dando la vita.
Infine, non dimentichiamoci di pregare per loro, per i malati, per i familiari: http://www.recode.digital/corona-anti-virus/
Siamo a quasi 16mila rosari pregati, cerchiamo di far sì che in ogni momento del giorno e della notte ci sia qualcuno che prega.
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ESERCIZI SPIRITUALI WIFI – 28 MARZO 2020

INTRODUZIONE
Carissimi amici,
stiamo per dare inizio al percorso degli Esercizi Spirituali, che di giorno in giorno ci condurranno da domani, domenica 29 marzo 2020, fino a venerdì 3 aprile 2020, lungo un sentiero bellissimo ed intenso da percorrere in compagnia di Cristo.
Cosa vi proporrò in questi giorni? Sia ben chiaro: quel che proporrò io è soltanto un mezzo, un’occasione di partenza. Conta davvero quel che vi proporrà segretamente e intimamente lo Spirito Santo, che non vede l’ora di poter stare un po’ con voi in maniera speciale. Credo che il Signore abbia segnato nella sua agenda questa settimana perché da tutta l’eternità ha stabilito che in questi giorni ha qualcosa da dirvi e da darvi. Non so cosa, non posso saperlo io, e al momento probabilmente non riuscirete a prevederlo nemmeno voi, ma sono certo che il Signore ha qualcosa in serbo per ciascuno di voi e sono anche certo che se Gli aprite la porta interiore ve ne accorgerete.
Cosa sono gli Esercizi Spirituali? Gli Esercizi Spirituali sono un incontro speciale con il Signore, per chi desidera scendere in profondità nel cuore, attingere alla sorgente zampillante dello Spirito, rivedere la propria vita con gli occhi di Dio, consolidare la propria fede, scoprire pagine stupende della Parola di Dio.
In questo momento molto particolare che stiamo tutti vivendo, inoltre, gli Esercizi Spirituali sono un’occasione per capire cosa sta succedendo, o meglio, per capire cosa il Signore ci sta dicendo attraverso gli eventi della storia: senza la giusta password, gli eventi della vita e della storia rimangono come impenetrabili, ci scorrono via mentre siamo distratti oppure mentre arranchiamo nel tentarne spiegazioni varie. Mentre però gli eventi rimangono quelli nei quali ci ritroviamo, le spiegazioni e le scelte dipendono da noi. E ci sono spiegazioni sagge e illuminanti, oppure stolte o addirittura folli, o semplicemente superficiali, fino all’assenza di spiegazioni per chi subisce le cose senza farsi domande. E così ci sono scelte sagge e luminose, oppure stolte o folli, o superficiali, o c’è anche l’inedia e un’attesa che sperpera le occasioni buone, perfino geniali, che stanno dentro ad ogni istante di questa incantevole e squinternata avventura chiamata vita. Se siete arrivati a leggere fin qui, significa che vorreste cogliere le occasioni, senza rassegnarvi ad annebbiarvi tristemente: ottimo inizio.
Concretamente, ci sono due ingredienti essenziali per “fare gli Esercizi Spirituali”: 1) gli aiuti offerti da chi li guida; 2) i veri e propri esercizi personali. (In realtà, ancora più essenziale di tutto ciò sono la luce e la forza dello Spirito Santo, che prega in noi e che è la vera e suprema guida degli Esercizi, perciò invocatelo ogni giorno!).
Per quanto riguarda il primo punto, ogni giorno, per sei giorni consecutivi, potrete ascoltare una meditazione su una pagina della Sacra Scrittura che ho chiesto al Signore di ispirarmi per voi.
La meditazione si troverà dopo le ore 13.30 di ogni giorno su Youtube, nel mio canale che ho inaugurato qualche giorno fa:
(in ogni caso, lo potete trovare entrando in youtube.com e digitando Alessio Geretti: non sarò cliccato come Fedez ma questa volta se volete degnatemi di qualche attenzione).
Per quanto riguarda i veri e propri esercizi personali, sono ciò che potrete vivere nel tempo che ognuno ricaverà nella propria giornata, quando potrà, tra le varie attività che continuano, per “restare in compagnia del Signore” e fermarsi sulla Parola di Dio che vi ho proposto di meditare. Potrete quindi trovare questo vostro “momento col Signore” da quando avete ascoltato la meditazione quotidiana su YouTube fino a quando ascolterete quella dell’indomani. A questo proposito, chiarisco che si chiamano “esercizi” perché sono in tutto paragonabili a quelli che fanno i ragazzi alle prese con i compiti di matematica o a quelli che fanno gli atleti o che magari fanno anche i meno atletici fra noi per mantenersi in buona salute o per evitare di darla vinta all’espansione della pancia e all’inflaccidimento delle membra: abbiamo alcune facoltà e potenzialità, della mente e del corpo, e se non si esercitano rimangono deboli, si atrofizzano, mentre esercitandole si tonificano e si sviluppano. Ebbene, anche per il nucleo spirituale del nostro essere possiamo ragionare in modo analogo. Ognuno di noi ha la facoltà di entrare in intimità con Dio e di percepire il suo linguaggio, ognuno di noi ha la possibilità di immergere in Cristo la propria vita e il proprio essere, in modo che sia Lui a vivere questa nostra vita e a regnare in questo nostro essere, con tutte le meravigliosi, sorprendenti conseguenze. Gli Esercizi Spirituali sviluppano grazia, non muscoli o velocità di calcolo. Li raccomanderei parecchio, dal momento che senza la grazia non sapremmo più usare bene né i muscoli che avessimo irrobustito né i calcoli che avessimo imparato a fare. Un consiglio, se mi permettete. Affinché sia possibile contemplare quello sguardo e immedesimarci in esso, guardare cioè con gli occhi del Signore tutte le cose, in questi
sei giorni, è preziosissimo un certo silenzio, esteriore ed interiore. So bene che siamo già reclusi per la prevenzione della pandemia che ci sta angustiando… Ma ciò non significa che automaticamente siamo in stato di silenzio benefico. C’è purtroppo un silenzio da vuoto, istupidimento, pigrizia. Quello di cui parlo è il silenzio di attesa e di attenzione, tipico di chi sta ascoltando una persona che ti fa battere il cuore per affetto o ammirazione. È quel genere di silenzio del quale in genere il mondo contemporaneo ha orrore, combattendolo continuamente con ogni genere di frenetico rumore, sproloquio e diavoleria assordante. A noi, che nella presenza di Gesù risorto confidiamo dolcemente, il silenzio non fa paura, anzi, ne abbiamo bisogno: è l’aspirazione del nostro essere, che tende l’orecchio nella speranza di percepire qualche nota della musica celeste, il sussurro delicato della voce di Cristo che parla al nostro cuore giorno e notte (e non lo fa mai per deprimerci, mai). In questi giorni, pertanto, non potremo sospendere tutte le nostre ordinarie attività né sottrarci ai nostri doveri, ma evitiamo se possibile tutto ciò che, magari senza accorgercene, ci metterebbe in stato di agitazione o di tristezza. Gustate quanto è bello stare con il Signore. Perfino mentre vostro marito o vostra moglie sta tentando di insidiarvi con discorsi fuori posto, voi sorridendo attivate nello sguardo lo screen-saver delle migliori occasioni, come nulla vi potesse toccare. Per una volta, non sarà una mancanza di carità, ma soltanto un supplemento di pazienza.
Per quel che posso, vorrei suggerire a voi alcune meditazioni che ci conducano e ci sospingano verso l’alto. Poiché Gesù è vicinissimo, e basta tendergli la mano per stringere la sua, ed Egli è il rovescio di tutto quello che ci schiaccia, ci atterrisce, ci fa scivolare in basso, chiediamo a Lui che trascini “in alto i nostri cuori”, come la liturgia ci insegna a dire. Non intendiamo minimante sfuggire dalla realtà, anzi. Noi in questi giorni e per tutta la vita cercheremo in Cristo la chiave dell’universo, la luce necessaria per scioglierne gli enigmi, la chiarezza magnifica che ci fa capire costa sta succedendo ora e in ogni momento, la forza indispensabile per guarire le ferite nostre e iniziare il meraviglioso rinnovamento di questa terra (che non finiremo in questa terra, d’accordo, ma è così bello iniziarlo…!). Cerchiamo Gesù non per scappare dalla realtà, ma perché senza Gesù è la realtà che ci scappa, è il suo senso che ci sfugge tremendamente.
Intendiamoci, però: guardare a Lui, guardare “lassù” non è facile; le tentazioni e gli scoraggiamenti sono normali, quasi quotidiani. “Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto”: ciascuno di noi in certi momenti e in certe situazioni è indotto a fare sue queste desolate parole del profeta Isaia. Ognuno di noi inizia questi Esercizi Spirituali partendo dal momento che sta “abitando”, dal suo cenacolo interiore, con tanti motivi di gioia e di curiosità, di confusione e di amarezza, di nostalgia e di speranza. Tra noi, facendo il punto della situazione sulla nostra vita, c’è chi ha conquistato traguardi importanti, affetti preziosi, stima professionale, conoscenze varie. E tra noi c’è chi ha perso occasioni per fare quello che avremmo dovuto o per dire “ti voglio bene” a persone che ora non ci sono più. C’è chi ha perso anni di vita nell’affanno o nella distrazione, c’è chi ha perso l’entusiasmo di un tempo, o la fede, limpida e audace, di quand’era bambino. Siamo qui, all’inizio di questi Esercizi, con il nostro cuore in mano, pieno di tesori incantevoli eppure talvolta appesantito da ferite che stentano a guarire o da imperfezioni che non sappiamo correggere e da peccati che non sappiamo spiegarci. O ancora, potrebbe esserci un motivo di sottile malessere che talvolta s’infiltra nell’anima dei credenti, sì, proprio dei credenti: l’impressione di vivere tra forze ostili e disinteresse dilagante, la percezione di una certa resistenza del mondo all’iniziativa d’amore di Dio. Dio ama il mondo, tanto, tantissimo; ma il mondo non sa se lasciarsi amare o no da Dio!
Ebbene, cambiamo prospettiva, ribaltiamo la visione delle cose e guardiamo il mondo di quaggiù dal punto di vista di Cristo: se abbiamo fede, ricordiamoci che il vero assedio è quello operato sui cuori e sulla storia da parte dello Spirito Santo, effuso senza sosta da Gesù Risorto che già regna alla destra del Padre; è l’assedio della divina misericordia, che senza stanchezza tenta di provocare anche nelle coscienze più indurite innumerevoli minuscole brecce, perché la luce e il calore della grazia s’infiltrino e infine vincano sulle nostre stupide durezze.
Poiché entrando in questa prospettiva ci si scopre parte di una compagnia vastissima percorsa da una gioia profonda dell’anima assai elettrizzante, ma in questi tempi di coronavirus gli assembramenti sono vietati, questi Esercizi sono WiFi. Ciascuno a casa propria. Ma tutti congiunti dalla forza di Dio.
Ho deciso perciò che questi Esercizi, dato che dobbiamo restare a casa moltissimo in questi giorni, avranno come filo conduttore un viaggio di città in città, scegliendo ogni giorno una delle città che Gesù ha visitato e in cui ha avuto un incontro di quelli che si ricordano per sempre! Sarà un modo per guardare in faccia le grandi sfide della vita, che ognuno di noi deve affrontare in un modo o in un altro. Ma soprattutto, sarà un modo per lasciarci guardare negli occhi dagli occhi di Cristo, con il quale tutto cambia.
Perciò, come titolo, vorrei suggerivi quello che scrisse un giorno l’apostolo Paolo, e che anche a me è divenuto tanto caro, perché mi pare che in 5 parole dica tutto, dica l’essenziale: PER ME VIVERE È CRISTO

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